OSSIDI DI FERRO

I pigmenti hanno delle precise caratteristiche che li rendono ideali per la colorazione del calcestruzzo, quali: la resistenza agli agenti atmosferici, la resistenza alla luce (UV), la resistenza alle sostanze alcaline (pH circa 12), la resistenza alle temperature elevate (fino a 120 °c), nessun dilavamento e nessun rischio ambientale.

  • Ossidi di ferro (gialli, aranci, rossi, marroni, neri)
  • MMO a base di cobalto (verde, blu-verde, blu)
  • Biossido di titanio (bianco)
  • Ossido di cromo (verde)

I NOSTRI PIGMENTI

Esistono dei pigmenti non utilizzabili o utilizzabili solo in condizioni speciali:

  • I pigmenti organici - che presentano tuttavia una bassissima resistenza alla luce, alle sostanze alcaline e al calore
  • I pigmenti a base di carbone - idrofobi e piccole particelle
Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

DURABILITÀ NEL CALCESTRUZZO

La durata dei pigmenti inorganici nel calcestruzzo è influenzata da numerosi fattori:

SOLUBILITÀ: non sono solubili in acqua o solventi organici, ma unicamente in forti acidi.

TEMPERATURA: i pigmenti gialli, arancioni, marroni e neri assumono una colorazione rossastra in presenza di temperature elevate (>120°C).

RESISTENZA ALLA LUCE: tutti i pigmenti sono stabili alla radiazione ultravioletta e non subiscono scolorimenti.

STABILITÀ: i pigmenti di ossido di ferro non sono soggetti a reazione chimica con sostanze alcaline (cemento).

AGENTI ATMOSFERICI: in genere i pigmenti presentano dimensioni maggiori rispetto ai pori capillari, pertanto è improbabile una loro perdita per dilavamento. Per evitare questo fenomeno sono comunque necessari: un calcestruzzo ben compattato, una sufficiente quantità di acqua per la reazione con il cemento e la conseguente reticolazione tra il cemento idrolizzato ed il pigmento, ed infine una maturazione "ad hoc".

PIGMENTI DI OSSIDO DI FERRO

Ossidi di ferro prodotti sinteticamente:

Tutti i colori non ottenibili con un processo di produzione sintetica diretta possono essere ricavati miscelando questi colori base. Solo il verde, il blu ed il bianco devono essere ottenuti con materiali differenti.

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

PIGMENTI IN POLVERE

Plus: Prezzo e Facilità di dispersione

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

PIGMENTI IN GRANULI

Plus: Non sporca e facilità di dosaggio

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

PIGMENTI LIQUIDI

SCOPRI TUTTI I NOSTRI PIGMENTI

IL MECCANISMO DI COLORAZIONE DEL CALCESTRUZZO

La colorazione del calcestruzzo attraverso i pigmenti di ossido di ferro è un processo che interessa solo le particelle di cemento.

La colorazione del calcestruzzo attraverso i pigmenti di ossido di ferro è un processo che interessa solo le particelle di cemento.

Misure:

  • grana del cemento circa 30 micron
  • grana del cemento idrolizzato circa 100 - 150 micron
  • agglomerato di particelle di pigmento circa 1 micron
  • particella del pigmento circa 0.1 micron (100 nm)
Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Particella di cemento idrolizzato con aghi di silicato di calcio idrato

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Ago di silicato di calcio idrato con agglomerati di pigmento

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Agglomerato di pigmento costituito da cellule primarie

INFLUENZA DELLA DOSE DI PIGMENTO SUL COLORE FINALE

Il punto di saturazione dipende dal tipo di pigmento utilizzato e dal colore.

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Pigmento

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Ago prodotto dall’idratazione del cemento

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Dosaggio del pigmento al 1%

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Dosaggio del pigmento al 3%

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO

Dosaggio del pigmento al 6%

INFLUENZA DEL RAPPORTO ACQUA/CEMENTO

Cause del fenomeno:

  • migliore idratazione della matrice del cemento (>a/c)
  • superficie più liscia e con una migliore riflessione della luce (>a/c)
  • “buone” caratteristiche di efflorescenza sotto la superficie (>a/c)

VEDI LA NOSTRA TABELLA COLORI

Betoncolor S.R.L. - OSSIDI DI FERRO